La garanzia d’impermeabilità

La gioielleria De Polo fornisce ai clienti un servizio periodico gratuito dei test d’impermeabilità, esibendo il nostro libretto di manutenzione che si ottiene dopo la prima revisione o controllo. La verifica d’impermeabilità andrebbe eseguita almeno una volta l’anno preferibilmente nel periodo che precede l’estate. Nel caso di orologi subacquei usati in immersione, il test va fatto prima di ogni immersione. Il test deve essere eseguito con strumentazione specifica, valutando le caratteristiche dell’orologio, cioè la dimensione del volume interno e la durezza della struttura cassa/vetro. I risultati dei test sono stampati ed allegati al libretto di manutenzione.

Il concetto d’impermeabilità

La definizione di impermeabilità è regolamentata dalla normativa ISO 2281, la quale stabilisce che,: si può dichiarare “ IMPERMEABILE “ se entrano al massimo 50 microgrammi di aria all’interno dell’orologio sottoposto ad una pressione di due atmosfere per un periodo di due minuti.

Questo test se superato, garantisce che l’orologio non subirà infiltrazioni d’aria, la quale in caso di elevato tasso di umidità, entrando causerebbe danni più o meno gravi o comunque un deterioramento precoce dei lubrificanti.

Non tutti gli orologi sono impermeabili all’acqua, ma come è possibile sapere quali sono gli orologi resistenti all’acqua? Si devono conoscere le caratteristiche di un orologio al momento dell’acquisto.
Nei segnatempo normali, quelli non destinati all’attività subacquea si possono trovare orologi resistenti a:

3 ATM/3 Bar: significa che è impermeabile sino a 3 atmosfere e che non si può immergere in acqua, ma che resiste agli spruzzi e agli schizzi.
5 ATM/5 Bar: se l’orologio 5 ATM è impermeabile sino a 5 atmosfere, è possibile nuotare al mare o in piscina, senza però fare immersioni.
10 ATM/10 Bar: è una delle misurazioni più comuni specialmente negli orologi sportivi, e permette di utilizzare l’orologio per lo snorkeling o per piccole immersioni di massimo 7 metri sotto l’acqua.
20 ATM/20 Bar in su: Molti orologi subacquei professionali, sono resistenti all’acqua dai 200 metri in su, con questi è possibile praticare delle vere e proprie immersioni.

Le atmosfere moltiplicate per 10 indicano approssimativamente il numero dei metri d’immersione, ma in realtà il dato da considerare è la pressione a cui viene sottoposto l’orologio. Ad esempio tuffandosi dall’alto, pur immergendosi di pochi metri, un orologio è sottoposto ad una pressione probabilmente superiore a quella che può supportare. Maggiori saranno le atmosfere del test superato dall’orologio, tanto più saremo sicuri che in situazioni di uso normale non avremo infiltrazioni di umidità. In ogni caso, per un uso disinvolto dell’orologio sarebbe meglio avesse le seguenti caratteristiche: cassa con fondo a vite o comunque fissato con più viti, corona di carica o messa all’ora di tipo a vite.

Perché entra acqua nell’orologio

Vi sono tre circostanze generiche in cui si verifica l’infiltrazione d’acqua:
se non viene fatta regolare manutenzione
successivamente ad un piccolo intervento tipo il cambio batteria o la regolazione del tempo
quando si usa l’orologio in condizioni al di sopra della sua capacità di tenuta.

Va’ considerato che per ottenere la tenuta stagna dell’orologio, vengono messe delle guarnizioni nei punti di contatto delle parti mobili come fondo vetro e corona.

Le guarnizioni mantengono la loro efficienza per un periodo relativamente lungo, è quindi necessario verificarne lo stato almeno una volta l’anno. In questa circostanza spesso è sufficiente pulire gli alloggiamenti delle guarnizioni ed applicare un velo di grasso siliconato alle stesse.

Quest’operazione manterrà inalterate le caratteristiche delle guarnizioni per un ulteriore periodo di tempo, il buon esito dell’operazione, andrà verificato sottoponendo l’orologio ad un test di impermeabilità. Una circostanza spiacevole ma purtroppo frequente, è di ritrovarsi con l’orologio pieno di umidità condensata sotto il vetro, questo dopo esserci rivolti ad un orologiaio per la sostituzione della pila oppure un qualsiasi altro piccolo intervento. Va’ fatto presente che, il costante utilizzo di un orologio aumenta la sua capacità di impermeabilità, solo perché negli interstizi prossimi alle guarnizioni vanno a depositarsi particelle di polvere, le quali con l’umidità ed il sudore della pelle creano una ulteriore barriera protettiva.

Questo comunque non elimina il deterioramento delle guarnizioni, così in assenza di regolare manutenzione avremo una perdita di efficienza momentaneamente nascosta dai depositi esterni. In occasione di un piccolo intervento, se l’orologiaio dovesse pulire la cassa e non sostituire le guarnizioni, otterremmo il risultato di avere un orologio pulito e chiuso ma con guarnizioni inefficienti. Va quindi ricordato che anche un piccolo intervento al Vostro orologio dovrebbe essere eseguito da personale esperto ed opportunamente attrezzato.

Condizioni sfavorevoli all’impermeabilità

L’ultimo argomento è il più complesso da affrontare, ossia determinare quali siano in sostanza i limiti del nostro orologio pur conoscendo le caratteristiche dichiarate dal costruttore.

Ci sono situazioni di umidità, climatiche o di temperatura che possono compromettere l’impermeabilità anche di un orologio “subacqueo”, potrebbe essere un problema il semplice lavarsi le mani passando dal caldo al freddo dell’acqua o ancor peggio fare la doccia calda.
Portiamo come esempio una situazione estrema ma non per questo rara. Se durante il periodo estivo, dovessimo per ipotesi riposare sotto un ombrellone in riva al mare o al bordo di una piscina, possiamo ipotizzare una temperatura ambientale variabile tra 25 e 40 gradi. L’aria all’interno dell’orologio può raggiungere tranquillamente anche 60 gradi ed oltre.

L’aria stessa per effetto del surriscaldamento, tende ad espandersi e quindi ad esercitare una certa pressione verso l’esterno. A questo punto, è sufficiente lavarsi le mani o essere esposti ad un improvviso temporale estivo con conseguente abbassamento di temperatura o peggio ancora tuffarsi in acqua, per innescare una reazione inversa. L’abbassamento repentino della temperatura circostante crea una depressione all’interno dell’orologio, il quale per ristabilire la pressione tende a risucchiare aria dall’esterno verso l’interno con conseguente infiltrazione di umidità o acqua se sarà immerso. L’aria satura di umidità entrata all’interno, una volta stabilizzata la temperatura ritornerà a riscaldarsi nuovamente ed essendo il vetro la parte più fredda avverrà così il fenomeno della condensazione dell’acqua sulla superficie interna del vetro. Arrivati a questo punto, il danno è fatto, l’orologio deve essere aperto ed asciugato immediatamente, a nulla serve surriscaldare l’orologio, l’umidità non uscirà più.

Riscaldandosi la condensa sparirà ma l’acqua all’interno dell’orologio rimane. Purtroppo anche una piccola quantità d’acqua può provocare danni gravi, soprattutto se è acqua di mare, a causa della salsedine.

Le situazioni critiche più frequenti si presentano in estate ecco perché si consiglia di effettuare il test in primavera. Ma altrettanto pericoloso è indossare l’orologio sotto la tuta da sciatore, la temperatura corporea decisamente più alta di quella esterna e la presenza di umidità dovuta alla sudorazione creano una situazione analoga a quella estiva. Quando noi porteremo l’orologio allo scoperto per leggere l’ora, la temperatura molto bassa dell’aria innescherà il meccanismo fisico già descritto.

Non sono solo gli sbalzi termici a creare problemi, capita spesso che si verifichino infiltrazioni solo perché l’orologio ha subito un urto anche leggero ma proprio sulla corona di carica o sui pulsanti. La deformazione per quanto impercettibile compromette lo stato d’impermeabilità. Il fenomeno è tutt’altro che improbabile perché pulsanti e corona sono esposti e quindi vulnerabili.

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